Galleria degli artisti
Una selezione dei lavori dei nostri clienti
Fabio Ferrone Viola
Sia che si parli del suo approccio al design creativo, al fashion design, alla conoscenza del modo tessile , al business della moda o alla sua pluri premiata partecipazione allo mondo sportivo con la Kick Boxing o anche il pugilato a livello nazionale … per Fabio, il leitmotiv della vita è la PASSIONE. …leggi tutto…
Sia che si parli del suo approccio al design creativo, al fashion design, alla conoscenza del modo tessile , al business della moda o alla sua pluri premiata partecipazione allo mondo sportivo con la Kick Boxing o anche il pugilato a livello nazionale … per Fabio, il leitmotiv della vita è la PASSIONE.
La sua storia inizia a Roma dove è nato il 24 agosto 1966. Cresciuto in una famiglia di imprenditori nel mondo della moda ha avuto la fortuna di avere dei buoni maestri da parte della famiglia , seguendo il padre noto collezionista di arte moderna e imprenditore nel settore tessile . Dopo aver lavorato parecchi anni nel gruppo di famiglia lascia l’incarico di stilista e responsabile della Produzione già nei primi anni del duemila dedicandosi a tempo pieno alla sua passione artistica. La sua formazione culturale e artistica è tra l’Italia e gli Stati Uniti dove ha studiato ed è entrato in contatto con quella che poi è diventata la sua corrente di riferimento: la Pop Art. Inizia subito a realizzare opere usando materiale di scarto come segno della sua sofferenza rispetto al problema dell’inquinamento globale.Ispirato dal movimento pop americano ne segue lo stile reinterpretandone le tecniche e sperimentandone nuovi confini con il forte utilizzo della materia.
Trova ispirazione nei maestri come Jasper Johns , Andy Warhol e Robert Rauschenberg di cui si trovano citazioni nelle sue opere.
La sua storia inizia a Roma dove è nato il 24 agosto 1966. Cresciuto in una famiglia di imprenditori nel mondo della moda ha avuto la fortuna di avere dei buoni maestri da parte della famiglia , seguendo il padre noto collezionista di arte moderna e imprenditore nel settore tessile . Dopo aver lavorato parecchi anni nel gruppo di famiglia lascia l’incarico di stilista e responsabile della Produzione già nei primi anni del duemila dedicandosi a tempo pieno alla sua passione artistica. La sua formazione culturale e artistica è tra l’Italia e gli Stati Uniti dove ha studiato ed è entrato in contatto con quella che poi è diventata la sua corrente di riferimento: la Pop Art. Inizia subito a realizzare opere usando materiale di scarto come segno della sua sofferenza rispetto al problema dell’inquinamento globale.Ispirato dal movimento pop americano ne segue lo stile reinterpretandone le tecniche e sperimentandone nuovi confini con il forte utilizzo della materia.
Trova ispirazione nei maestri come Jasper Johns , Andy Warhol e Robert Rauschenberg di cui si trovano citazioni nelle sue opere.
Rubena Bonini
Rubena Bonini nasce l’8/11/1970 a Milano, figlia d’arte. Nel 1984 si trasferisce a Roma e consegue studi artistici diventando una designer.
Negli anni successivi ha disegnato collezioni per vari stilisti fino ad aprire una sua casa di moda.
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Ma con il tempo subisce una forte inclinazione per l’interior designer, che la conduce a sviluppare e realizzare molteplici progetti per vari committenti.
Da qualche anno a questa parte dopo vari vernissage e collaborazioni con architetti, realizza opere dove riesce a dialogare con molteplici tecniche trovando ogni volta un originale ed unico linguaggio, veicolando il proprio pensiero e la propria emozionalità attraverso la materia.
Capace di evocare luoghi, sensazioni, reazioni nell’osservatore, coinvolgendo la globalità della sfera percettiva-sensoriale, spesso onirica.
Da qualche anno a questa parte dopo vari vernissage e collaborazioni con architetti, realizza opere dove riesce a dialogare con molteplici tecniche trovando ogni volta un originale ed unico linguaggio, veicolando il proprio pensiero e la propria emozionalità attraverso la materia.
Capace di evocare luoghi, sensazioni, reazioni nell’osservatore, coinvolgendo la globalità della sfera percettiva-sensoriale, spesso onirica.